Torio

Come elemento è altamente radioattivo e si trova naturalmente nelle sabbie minerali in grandi quantità. Inoltre, è possibile trovarlo negli animali, nelle piante e nell’acqua. Poiché il torio è molto attivo chimicamente, viene utilizzato nel settore nucleare nelle leghe e in altre applicazioni. Scopri di più sulle sue caratteristiche, origine e proprietà.

Cos’è il torio?

È un elemento chimico contrassegnato dal numero atomico 90 situato nel gruppo degli attinidi della tavola periodica. È comune trovarlo nei minerali Thorite, Monacite e Thorianite allo stato naturale, con una tonalità tra il bianco o l’argento con una consistenza morbida. Inoltre, si ossida lentamente e, se schiacciato dal calore, è infiammabile ed emette luce bianca.

Simbolo del torio

Il suo nome deriva dal dio nordico del fulmine Thor, della mitologia scandinava. Ha ricevuto questo nome per onorare questa mitica divinità.

Caratteristiche del torio

È un metallo tossico con una massa atomica di 232,0381, dalla tonalità argento brillante. È capace di conservare la sua luminosità, ma a contatto con l’aria diventa opaco e grigiastro. Scopri le altre funzionalità:

  • Condizione : metallo solido.
  • Colore : Argento brillante, ma con il passare del tempo nell’atmosfera diventa grigio o nero.
  • Sapore e odore : è inodore e insapore.
  • Duttilità : Allo stato naturale è duttile.
  • Tossicità : È elevata, colpisce notevolmente l’uomo, al punto da provocare avvelenamento.
  • Radioattività : Alta, perché ha una lunga durata radioattiva che dura 1,4×1010 anni.
  • Struttura : cubica centrata sulle facce.
  • Composizione : Composto da 90 elettroni e protoni, accompagnati da 141 neutroni stabili.
  • Solubilità : è solubile in acqua.

Proprietà chimiche e fisiche del Torio

  1. Numero atomico : 90
  2. Periodo : 7
  3. Blocco : F
  4. Gruppo : 3
  5. Stato di ossidazione : 4, 3, 2
  6. Raggio covalente (Å): 206 pomeriggio
  7. Raggio medio: 180h
  8. Densità: 11724 Kg/m3
  9. Punto di fusione: 1755 °C
  10. Raggio atomico: 179 ore
  11. Elettronegatività: 1.3
  12. Calore specifico: 120 J / (K kg)
  13. Conduttività elettrica: 6,53 x 106 S/m
  14. Potenziale di prima ionizzazione (eV): 587
  15. Elettroni per strato: 2, 8, 18, 32, 18, 10, 2
  16. Configurazione elettronica: [Rn] 7s2 5f2
  17. Massa atomica (g/mol): 232.0381 u
  18. Conduttività termica: 54 W/(Km)
  19. Punto di ebollizione: 4788°C

Origine del torio

L’elemento fu scoperto nel 1828 da Jöns Jakob Berzelius in Norvegia, mentre studiava un minerale nero, che isolò con successo. Tuttavia, nel 1890, i chimici Pierre e Marie Curie condussero esperimenti e confermarono le sue caratteristiche radioattive, che lo classificarono come torio radioattivo.

A cosa serve il Torio?

L’utilizzo del Torio si estende principalmente al campo nucleare come combustibile nelle leghe metalliche. È usato come catalizzatore nelle reazioni organiche con altri composti. Inoltre, l’ossido di torio viene incorporato nel metallo tungsteno nella produzione di filamenti di lampade elettriche. Altri usi sono:

  • Viene utilizzato come agente casuale in varie strutture meccaniche.
  • I suoi ossidi vengono utilizzati come ingredienti nella produzione di lenti ad alta precisione, poiché ne migliorano le caratteristiche diffrattive.
  • Viene utilizzato nella fabbricazione di elettrodi per la saldatura del tungsteno.
  • Viene utilizzato in lega di tungsteno, che facilita l’emissione di elettroni negli elettrodi, per una perfetta accensione.
  • Viene utilizzato come materiale di rivestimento nelle torce elettriche a causa della luminosità che fornisce.
  • Le sue proprietà coloranti vengono utilizzate nella produzione di smalti per vetro e ceramica.
  • Il biossido di torio viene utilizzato come agente di contrasto nel settore della radiologia medica.

Dove si trova il torio e come si ottiene?

Il torio si trova nell’ambiente nel suolo, nelle rocce, negli animali e nell’acqua e proviene dal decadimento radioattivo dell’uranio. Inoltre, i minerali Torite, Thorianite e Monacite sono fonti pure dell’elemento, che vengono sfruttate fino ad ottenerlo nella sua forma metallica.

Per ottenerlo effettuiamo una riduzione dell’ossido di Torio con Calcio. Inoltre, con l’elettrolisi del dicloruro di torio liquefatto con sodio e potassio, è possibile ottenere un campione puro del metallo.

Effetti sulla salute del torio

Questo elemento raggiunge l’ambiente in abbondanti quantità attraverso i gas di scarico degli impianti industriali dove viene lavorato. Un’elevata esposizione porta allo sviluppo di malattie respiratorie e cancro ai polmoni o al pancreas. Inoltre, influisce in modo significativo sul DNA e sul materiale genetico.

L’uso eccessivo nelle applicazioni a raggi X può portare a malattie del fegato. Anche l’isotopo del torio si deposita nelle ossa in caso di esposizione prolungata ed è responsabile del cancro alle ossa.

In conclusione, questo attinide si distingue per la sua radioattività nella sua forma naturale e metallica, ampiamente utilizzata nelle centrali nucleari, in sostituzione dell’Uranio. Inoltre, data la sua tossicità, va usato con cautela, poiché provoca la morte per avvelenamento.