Cloro

Il cloro è un gas alogenuro che esiste nell’ambiente ad alte temperature ed è considerato il secondo elemento più radioattivo di questa famiglia. Costituisce lo 0,045% della crosta terrestre ed è in grado di mescolarsi con materiali organici e metalli per formare vari composti. Inoltre, è presente nei tessuti animali, nelle piante, nell’acqua e nei depositi salini. Scopri tutto su questo elemento.

Cos’è il cloro?

È un elemento chimico appartenente agli alogeni o sali della tavola periodica. È un gas tossico con numero atomico 17, di colore giallo verdastro e strutturato in molecole biatomiche o doppie. Inoltre è due volte più denso dell’aria ed emana un odore sgradevole.

Simbolo del cloro

Cl Il suo nome deriva dal greco Chloros, il cui significato è verde pallido, che si riferisce chiaramente al colore del gas in condizioni normali di pressione e temperatura. Questa tonalità è stata osservata quando il chimico Scheele ha fatto reagire il biossido di manganese con acido cloridrico. Il risultato era un gas verdastro molto soffocante.

Caratteristiche del cloro

Questo elemento chimico è un gas tossico verde giallastro, che non si trova allo stato puro in natura, a causa della sua elevata reattività. Si trova formando composti come cloriti, clorati, cloruro di sodio e anche disciolti in mare. Inoltre, altre caratteristiche di questo elemento sono:

  • Stato : gassoso, ma passa allo stato liquido e diventa arancione.
  • Sapore e odore : Ha un sapore amaro con un odore molto irritante.
  • Composizione: Le sue molecole sono biatomiche o doppie, molto attive nel loro nucleo.
  • Struttura: è ortorombica o anulare.
  • Solubilità : è solubile in acqua.
  • Tossicità : Molto elevata, perché provoca avvelenamento se ingerito o inalato in grandi quantità.
  • Reattività : Si attiva chimicamente con altri elementi. Inoltre, può essere violento ed esplosivo, come nel caso dell’idrogeno.

Proprietà chimiche e fisiche del cloro

  1. Numero atomico : 17
  2. Periodo : 3
  3. Blocca 😛
  4. Gruppo : 17
  5. Raggio covalente (Å): 99 pm
  6. Configurazione elettronica: [Ne] 3 s² 3p4
  7. Massa atomica (g/mol): 34.453 u
  8. Densità: 3,214 Kg/m3
  9. Punto di ebollizione: -34°C
  10. Punto di fusione: -102°C
  11. Raggio atomico: 79 ore
  12. Raggio medio: 22:00
  13. Elettroni per livello: 2.7.8
  14. Elettronegatività: 3,16
  15. Stato di ossidazione: 1, 3, +5, 7
  16. Calore specifico: 480 J / (K kg)
  17. Entalpia di vaporizzazione: 10,2 kJ/mol
  18. Potenziale di prima ionizzazione eV: 1251,2
  19. Conduttività termica: 0,0089 Wm-¹K-¹

Origine del cloro

L’elemento fu scoperto da Carl Wilhelm Scheele nel 1774 allo stato gassoso e credeva che fosse un composto formato con l’ossigeno. Il chimico ne notò il potere soffocante e scoloriva i pigmenti vegetali. Successivamente, lo scienziato Claude Louis Berthollet confermò le proprietà del cloro come agente sbiancante per i tessuti quando sciolto in acqua.

Successivamente, scienziati come Léonard Alban e Mathieu Vallet riuscirono a sciogliere l’elemento in una soluzione di acqua e potassio per ridurre al minimo l’emissione di gas tossici. Infine, nel 1810, fu il chimico Humphry Davy a dimostrare che si trattava di un elemento chimico grazie alle sue combinazioni e reazioni. È noto che il gas cloro è stato utilizzato come arma tossica durante la prima guerra mondiale.

A cosa serve il cloro?

Viene utilizzato in campo industriale per la disinfezione e depurazione delle acque destinate al consumo umano con acido ipocloroso. Inoltre, altri usi sono:

  • Viene utilizzato nella produzione di coloranti, tessuti, carta, prodotti petroliferi, antisettici, medicinali e insetticidi.
  • In quantità industriali viene utilizzato nella produzione di prodotti sanitari, disinfettanti, compresse di cloro e candeggina.
  • Composti come l’acido cloridrico e il tetracloruro di carbonio vengono utilizzati per produrre plastica, refrigeranti e propellenti.
  • Da questo elemento viene sintetizzata la produzione di PVC o cloruro di polivinile.

10 sintomi di avvelenamento da cloro

È noto che questo elemento può causare ustioni da lievi a gravi al derma, agli occhi e alle vie respiratorie. L’esposizione del corpo a concentrazioni elevate o prolungate provoca edema polmonare e indebolisce la funzione polmonare fino a provocare bronchite cronica. Altri sintomi di avvelenamento sono:

  • Dilatazione delle pupille, sia molto grandi che piccole.
  • Frequenza cardiaca alterata.
  • Difficoltà respiratoria acuta.
  • Secchezza delle fauci o salivazione costante.
  • Mal di stomaco accompagnato da nausea, vomito e feci pesanti.
  • Iperattività o sonnolenza.
  • Confusione.
  • Difficoltà a parlare.
  • Bruciore spiacevole in bocca.
  • Infiammazione alla gola.

In sintesi, questo gas alogeno si distingue per la sua reattività chimica e la sua capacità di formare vari composti. Trova largo impiego nel settore industriale per le sue proprietà antisettiche. Tuttavia, va usato con estrema cautela in quanto nuoce alla salute essendo in continuo contatto con l’elemento.

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