Viola cristallino – c25h30cln3, 548-62-9

Il cristalvioletto è un colorante triarilmetano utilizzato in microbiologia come colorante per le cellule batteriche. Si lega allo strato di peptidoglicano della parete cellulare e lo colora viola.

Nome IUPAC 3-(dimetilammino)fenilmetil]dimetilazanio
Formula molecolare C25H30ClN3
numero CAS 548-62-9
Sinonimi Viola di genziana, Viola di metile 10B, Viola di base 3, Cloruro di esametil pararosanilina, Scarlatto di cristallo, Verde Victor, Nuova fucsina
InChI InChI=1S/C25H30N3.ClH/c1-26(2)21-13-7-19(8-14-21)25(20-9-15-22(16-10-20)27(3)4) 23-17-11-18(12-24(23)26)28(5)6;/h7-17H,1-6H3;1H/q+1;/p-1
Massa molare del cristalvioletto

La massa molare del viola di genziana è 407,9 g/mol. La massa molare è la massa di una sostanza contenuta in una mole di quella sostanza. In altre parole, è la massa di una mole di una sostanza. La massa molare è un fattore cruciale nel determinare la quantità di una sostanza necessaria per preparare una soluzione di concentrazione specifica. La massa molare del viola di genziana è essenziale per determinarne la concentrazione in soluzione e per calcolarne la stechiometria.

Punto di ebollizione del cristalvioletto

Il punto di ebollizione del viola di genziana è 424°C. Il punto di ebollizione è la temperatura alla quale la tensione di vapore di un liquido eguaglia la pressione atmosferica. A questo punto il liquido passa allo stato gassoso. Il punto di ebollizione è un’importante proprietà fisica utilizzata per caratterizzare una sostanza. Il punto di ebollizione del viola di genziana è relativamente alto, rendendolo utile in applicazioni che richiedono stabilità alle alte temperature.

Punto di fusione del cristallo viola

Il punto di fusione del viola di genziana è 212°C. Il punto di fusione è la temperatura alla quale una sostanza solida passa allo stato liquido. Il punto di fusione di una sostanza dipende dalla sua struttura molecolare e viene utilizzato per identificare e caratterizzare una sostanza. Il punto di fusione del viola di genziana è relativamente alto, indicando che è un solido stabile alle alte temperature.

Densità del cristalvioletto g/ml

La densità del viola di genziana è di 1,1 g/ml. La densità è la misura della massa per unità di volume di una sostanza. La densità di una sostanza viene utilizzata per determinare quanta sostanza è presente in un dato volume. La densità del viola di genziana è relativamente alta, indicando che si tratta di una sostanza relativamente densa. Questa proprietà fisica del Crystal Violet è essenziale nel determinare il suo comportamento nelle soluzioni, come la sua capacità di affondare o galleggiare.

Peso molecolare del cristalvioletto

Il peso molecolare del viola di genziana è 407,9 g/mol. Il peso molecolare è la somma dei pesi atomici di tutti gli atomi presenti in una molecola. È una proprietà importante utilizzata per identificare e caratterizzare una sostanza. Il peso molecolare del viola di genziana è fondamentale per determinare la sua concentrazione in soluzione e per calcolarne la stechiometria.

Struttura cristallina viola

Viola cristallizzato

Il viola di genziana è un colorante triarilmetano che ha una struttura tridimensionale. È costituito da tre anelli aromatici collegati da un atomo di carbonio centrale. Il viola di genziana ha un sistema di doppi legami altamente coniugato, che gli conferisce il caratteristico colore viola scuro. La molecola contiene anche due atomi di azoto caricati positivamente, che la rendono molto solubile in acqua. Le caratteristiche strutturali del viola di genziana lo rendono un colorante utile nelle applicazioni biologiche e microbiologiche.

Formula viola cristallino

La formula chimica del viola di genziana è C25H30ClN3. La formula indica il numero e il tipo di atomi che compongono la molecola. La formula del viola di genziana è essenziale per determinarne le proprietà chimiche, come la reattività e la solubilità. Viene anche utilizzato per calcolarne la stechiometria e determinarne la concentrazione in soluzione.

Aspetto Polvere viola scuro
Peso specifico 1,1 g/cm3
Colore Viola scuro
Odore Inodore
Massa molare 407,9 g/mole
Densità 1,1 g/ml
Punto di fusione 212°C
Punto di ebollizione 424°C
Punto flash Non applicabile
solubilità in acqua Molto solubile
Solubilità Solubile in alcool, acetone ed etere
Pressione del vapore Non disponibile
Densità del vapore Non disponibile
pKa 8
pH 6.0 – 8.0
Sicurezza e pericoli del cristallo viola

Il viola di genziana è una sostanza pericolosa e deve essere maneggiata con cura. Ciò potrebbe causare irritazione agli occhi, alla pelle e al tratto respiratorio. L’inalazione della sua polvere o nebbia può causare irritazione ai polmoni, tosse e mancanza di respiro. L’esposizione prolungata al viola di genziana può portare allo sviluppo di asma o altri problemi respiratori. L’ingestione di viola di genziana può causare irritazione gastrointestinale, nausea, vomito e dolore addominale. È anche un potenziale cancerogeno e deve essere utilizzato in un’area ben ventilata indossando dispositivi di protezione adeguati come guanti, occhiali di sicurezza e un respiratore. È necessario seguire le corrette procedure di manipolazione, stoccaggio e smaltimento per evitare potenziali pericoli.

Simboli di pericolo Xi (irritante)
Descrizione della sicurezza S22: Non respirare le polveri. S26: In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. S36: Indossare indumenti protettivi adeguati.
Numeri di identificazione delle Nazioni Unite UN2811
Codice SA 29214200
Classe di pericolo 6.1 (Sostanze tossiche)
Gruppo di imballaggio III
Tossicità LD50 (ratto, orale) = 300 mg/kg, LC50 (ratto, inalazione) = 6,7 mg/L (4 ore)
Metodi di sintesi del cristallo viola

Esistono diversi metodi per sintetizzare il viola di genziana, chiamato anche viola di genziana.

Un metodo prevede la reazione della dimetilamminobenzaldeide con dietil malonato in presenza di etossido di sodio per dare il composto intermedio, seguita dalla condensazione con dimetilanilina in presenza di cloruro di zinco e successiva ossidazione con dimetil permanganato. potassio per dare il prodotto finale.

In un altro metodo, per facilitare la reazione tra p-toluidina e p-dimetilamminobenzaldeide, il chimico utilizza l’acido acetico, che forma un composto intermedio. Successivamente, il chimico aggiunge etossido di sodio per condensare il composto intermedio con dietil malonato. Il composto risultante viene quindi ossidato con permanganato di potassio, ottenendo la sintesi del viola di genziana.

Nel terzo metodo, il chimico fa reagire la 4-dimetilamminobenzaldeide con l’acetoacetato di etile in presenza di acetato di ammonio per formare un composto intermedio. Successivamente, il chimico utilizza il cloruro di zinco per condensare l’intermedio con la dimetilanilina. Infine, il chimico ossida il composto risultante con permanganato di potassio per produrre il viola di genziana.

Nel complesso, la sintesi del viola di genziana richiede un attento controllo delle condizioni di reazione come temperatura, pH e tempo di reazione per ottenere elevata purezza e resa del prodotto finale.

Usi del cristallo viola

Il viola di genziana ha diverse applicazioni in vari settori. Ecco alcuni dei suoi usi:

  • Colorazione istologica: utilizzata come colorazione istologica per visualizzare cellule e tessuti al microscopio.
  • Colorazione microbica: utilizzata per colorare batteri e funghi, consentendone la visualizzazione al microscopio.
  • Tintura tessile: utilizzata nell’industria tessile come colorante per seta, lana e altri tessuti.
  • Agente antifungino: usato per trattare le infezioni fungine come la tigna.
  • Disinfettante: utilizzato come disinfettante nell’industria medica grazie alla sua capacità di uccidere batteri e funghi.
  • Pellicola fotografica: utilizzata nella produzione di pellicole fotografiche come agente sensibilizzante.
  • Ricerca biologica: utilizzato nella ricerca biologica come strumento per studiare i processi cellulari e come marcatore dell’espressione genica.
  • Inchiostro: utilizzato come componente dell’inchiostro della penna stilografica perché produce un colore viola brillante.

Nel complesso, le diverse proprietà del viola di genziana lo rendono uno strumento prezioso in molti settori, tra cui l’istologia, la microbiologia, la ricerca tessile, medica e biologica.

Domande:

D: A cosa serve il cristallo viola?

R: Il cristalvioletto ha diverse applicazioni in vari settori, tra cui come colorante istologico e microbico, colorante tessile, agente antifungino, disinfettante, agente sensibilizzante nelle pellicole fotografiche e marcatore nella ricerca biologica.

D: La rimozione dei sali biliari e/o del cristalvioletto dall’agar MacConkey potrebbe influenzarne la selettività o la specificità?

R: Sì, la rimozione dei sali biliari o del viola di genziana dall’agar MacConkey ne influenzerebbe la selettività e la specificità. Sali biliari e viola di genziana vengono aggiunti all’agar MacConkey per inibire la crescita dei batteri Gram-positivi e di alcuni batteri Gram-negativi, in particolare delle Enterobacteriaceae. La rimozione di uno qualsiasi di questi componenti altererebbe la capacità dell’agar di selezionare questi batteri specifici e potrebbe portare a risultati falsi positivi o falsi negativi.

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